Scopri i risultati della spirometria

Analisi della funzionalità polmonare pre e post corso: 21 giorni di pratica di respirazione.
Risultati dimostrati

In soli 21 giorni i risultati delle spirometrie semplici e pletismografie dimostrano un aumento significativo del volume respiratorio ventilato e la riduzione del volume residuo polmonare (VR).

Per dimostrare in maniera tangibile, scientifica e con delle misurazioni evidenti quanto il respiro possa cambiare, ho realizzato una valutazione e misurazione della capacità respiratoria in 2 tappe: prima e dopo i 21 giorni di esercizi. Volevo inoltre vedere quanto potesse migliorare e cambiare sia il mio respiro, sia la qualità del mio sentirmi.

Su di me

Per 17 anni ho praticato e insegnato molto intensamente lo Yoga e le respirazioni. Da almeno 5 anni non ho più praticato le respirazioni in maniera costante e concreta. L’anno scorso, nella primavera del 2023, mi sono concesso un mese sabbatico in India per la pratica dello Yoga e Meditazioni. Poi, negli ultimi 8 mesi, non ho più praticato. Questo mi ha messo in una condizione di quasi perfetto principiante, considerando uno stato di salute nella norma, con attività fisica nella norma, senza alcun esercizio respiratorio.

Procedura

1. Prima Visita medica con il Dott. Bianda Camillo Agostino per una valutazione generale dello mio stato di salute.
2. Prima misurazione della capacità respiratoria iniziale in Pneumologia (spirometria semplice e pletismografia).
3. Seconda Visita in Pneumologia dopo i 21 giorni di esercizi di respirazione (spirometria semplice e pletismografia).
4. Seconda Visita medica nello studio per confrontare e valutare i risultati.

Cosa ho fatto

Metodo
- 21 giorni di esercizi di respirazione sulla base di pratiche di Pranayama, branca dello Yoga.
- Esercizi giornalieri di 30-40 minuti, documentati con un protocollo giornaliero, cartaceo e video.
Obiettivi della pratica
- Percezione e consapevolezza del respiro. Sviluppo del controllo dei tempi di respirazione.
- Regolazione e sviluppo dei tempi di respirazione tra Inspiro ed Espiro.
- Acquisizione del controllo della parte inferiore dei polmoni, chiamata base - respirazione Inferiore.
- Acquisizione del controllo della parte mediale dei polmoni - respirazione Mediale.
- Acquisizione del controllo della parte superiore dei polmoni, chiamata apice - respirazione Superiore.
- Acquisizione del controllo della parte inferiore - mediale - superiore dei polmoni - respirazione Completa.
- Acquisizione del controllo della respirazione con il Diaframma.

TEST 1: 02.02.2024

Commento tecnico

Buona collaborazione. SpO2 100% e FC 80 bpm. No th inalatoria in atto, ex fumatore (smesso 18 anni fa)

Interpretazione

Spirometria: nella norma.

Pletismografica: grandi volumi polmonari, air-trapping

Diffusione: nella norma

L'interpretazione delle funzioni polmonari è realizzata secondo le linee guida ATS/ERS 2021 e secondo le equazioni di referenza della Global Lung Function Initiative (GLI) 2012 (spirometria), 2020 (DLCO), 2020 (volumi polmonari statici).
[I limiti di normalità del 5° e del 95° percentile corrispondono ad uno z-score di -1,645 e +1,645]

TEST 2: 23.02.2024

Commento tecnico

Paziente collaborante, SpO2 97% in AA e FC 87 bpm. L'esame è stato interpretato nel rapporto della consultazione odierna di pneumologia.

Interpretazione

Spirometria: nella norma.

Pletismografica: grandi volumi polmonari, assenza di air-trapping (presente alle funzioni polmonari del 02.02.2024)

Diffusione: nella norma

Conclusione: rispetto all'esame del 02.02.2024, si nota una spirometria e una misura della diffusione sovrapponibile, e una risoluzione dell'air-trapping.

L'interpretazione delle funzioni polmonari è realizzata secondo le linee guida ATS/ERS 2021 e secondo le equazioni di referenza della Global Lung Function Initiative (GLI) 2012 (spirometria), 2020 (DLCO), 2020 (volumi polmonari statici).
[I limiti di normalità del 5° e del 95° percentile corrispondono ad uno z-score di -1,645 e +1,645]

La parola del medico, il Dott. Bianda Camillo Agostino.

“Guardando attentamente i risultati delle spirometrie, come probabilmente avrai notato, il valore più evidente e significativo che si nota è la riduzione del volume residuo polmonare (VR), che è passato da 3.7L a 2.97L, indicando una diminuzione del volume non ventilato di 700ml. Questa diminuzione è significativa.
Si può quindi confermare che gli esercizi di respirazione hanno portato rapidamente a un aumento del volume respiratorio ventilato, riducendo lo spazio morto polmonare. Questo è stato reso possibile grazie al coinvolgimento di aree respiratorie periferiche normalmente non attive e non utilizzate.”

Informazioni tecniche

Il Volume Residuo Polmonare (VR) è la quantità di aria che rimane nei polmoni dopo un’espirazione forzata massimale.

L'air trapping riflette ostruzione delle piccole vie aeree, condizione che si rileva tipicamente in condizioni di asma.

Un aumento del VR o del rapporto VR/CPT sta a indicare una chiusura precoce delle piccole vie aeree, sia come conseguenza di una loro ostruzione o di una loro compromessa pervietà in seguito ad alterazione del telaio elastico circostante di sostegno.

Interessante notare che in medicina venga commentato come, con il passare dell'età, il volume residuo tende ad aumentare, mentre si riducono i volumi di riserva inspiratoria ed espiratoria. Con l’invecchiamento, l‘elasticità del polmone diminuisce perché aumenta la produzione di collagene e diminuisce quella di elastina. Di fatto, la respirazione diventa meno efficiente.

Interpretazione dei risultati

Durante il secondo controllo in pneumologia, l’assistente incaricata della seconda misurazione non sembrava affatto convinta. Mi ha ripetutamente domandato se avessi sofferto di asma, se avessi avuto un raffreddore o se avessi sofferto di sinusiti o bronchiti.

Posso affermare di non aver percepito particolari difficoltà nella mia respirazione, ma sono consapevole come il respiro e il flusso d’aria non siano stati al meglio della loro fluidità. Tale condizione era presente ma non creava nessun tipo di limitazione o condizionamento evidente.

Dopo i 21 giorni di tecniche di respirazione, invece, posso affermare con assoluta certezza come il fluire del respiro sia cambiato in maniera netta, marcata e percettibile in molti suoi aspetti e in relazione a molte attività giornaliere. Anche la qualità del sonno è cambiata e migliorata di molto. Il respiro è diventato più profondo e prolungato, facile da controllare e da gestire. Noto inoltre come nella mia routine quotidiana non sperimento più quei leggeri affanni o affaticamenti respiratori mentre salgo le scale o cammino.

Ora, mi ritrovo a essere ancora più pimpante del solito!

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Informazioni tecniche aggiuntive sugli esami di Spirometria

La spirometria semplice, chiamata anche curva flusso-volume o volumetria dinamica, consente di misurare quanta aria (volume) è possibile inspirare ed espirare con un atto respiratorio forzato e la velocità (flusso) con cui l’aria viene mobilizzata. Dalla curva volume-tempo si ricavano i volumi polmonari dinamici: la capacità vitale forzata (FVC, dall’inglese Forced Vital Capacity), ossia il volume d’aria espirata forzatamente dopo un’inspirazione massimale, e il volume massimo espiratorio forzato in 1 secondo (FEV1, Forced Expiratory Volume in the 1st second), ossia il volume d’aria espirato durante il primo secondo di un’espirazione forzata. Dalla forma della curva flusso-volume si può capire se si è in presenza di un deficit ostruttivo (qualcosa ostacola l’ingresso dell’aria nei polmoni) o restrittivo (il polmone non si espande normalmente).
La pletismografia corporea è un esame strumentale non invasivo che permette di misurare la quantità totale di aria che è contenuta nella gabbia toracica, cioè la capacità polmonare totale (CPT o TLC dall’inglese Total Lung Capacity), compresa quella che rimane nel torace al termine di una espirazione forzata, il volume residuo (VR o RV, Residual Volume). Questi ultimi due parametri vengono ricavati misurando la capacità funzionale residua (CFR o FRC, Functional Residual Capacity) e sono detti volumi polmonari statici. È una delle prove con cui si valuta la funzionalità respiratoria del paziente. Grazie all’esame pletismografico è possibile misurare anche le resistenze delle vie aeree: misurando i cambiamenti di pressione si possono ricavare i volumi assoluti se le variazioni di volume sono note. L’esame viene eseguito nella cabina pletismografica attrezzata per misurare cambiamenti di pressione, flussi o volumi.